Se la Città Vecchia è il cuore di Barcellona e i monti verdeggianti del Tibidabo e del Montjuic ne sono i polmoni, Eixample è il centro nervoso della città, il centro economico e commerciale.
Quando, nella metà dell’Ottocento, la città cominciò a espandersi oltre le mura medievali, iniziò a prendere forma questo quartiere, il cui disegno è strutturato a griglia regolare. Nel XX secolo si continuò ad ampliare e il Modernismo si fece vedere nelle nuove costruzioni.
Oggi la zona pullula di negozi di design all’avanguardia, graziosi caffé, locali alla moda e ristoranti da gourmet, adatti a clientela piuttosto ricercata.
L’Eixample è una zona molto vasta, che si estende grosso modo da Placa d’Espanya a Placa de les Glories Catalanes, includendo al suo interno monumenti di assoluto rilievo quali la Sagrada Familia, la Casa Batllò e la Casa Milà. Stretto tra Gracia e il Barrio Gotico, è chiaramente distinguibile sulla mappa per via del suo schema a griglia, con le strade che si intersecano ad angolo retto, a ricordare per certi versi le grandi città americane.
Nell’Eixample sono situate alcune attrazioni top di Barcellona, a fianco di alcune semi-sconosciute. Ecco quali sono, per godersi al meglio il quartiere.
Impossibile non iniziare la lista delle cose da vedere nell’Eixample con la Sagrada Familia, il simbolo indiscusso di Barcellona. Questa enorme chiesa progettata da Gaudì ne rappresenta la sua opera più maestosa, talmente imponente e complessa che il famoso architetto morì prima di riuscire a terminarla.
Ancora oggi è un cantiere ma dopo qualche anno di stop i lavori fervono; la data di completamento per alcuni è stimata nel 2026, per altri nel 2032. Indipendentemente dalla fine dei lavori, la chiesa è visitabile dall’interno, dove resterete di stucco dopo aver ammirato la bellezza e la magnificenza della navata principale. Vi è anche la possibilità di salire alcune delle sue torri per ammirare un bellissimo panorama di Barcellona, mentre se la coda all’ingresso vi spaventa (e non avete acquistato i biglietti online), potrete sentirvi già soddisfatti visitando la retrostante piazza-giardino, intitolata ad Antoni Gaudì.
Nell’Eixample, lungo il Passeig de Gracia, si trova una delle opere più curiose di Gaudì. E’ Casa Batllò, al civico 43. Una facciata incredibilmente creativa su toni di verde e azzurro nasconde al suo interno, se possibile, elementi ancora più intriganti. La visita vi condurrà dall’elegante salone d’ingresso con la sua scalinata principale fino al piano nobile, in cui viveva la famiglia Batllò, e salendo ancora arriverete all’attico, originariamente magazzino e lavanderia, e alla terrazza sul tetto, dove ci sono dei comignoli che rimandano alla leggenda di San Giorgio e il drago.
L'”altra” casa di Gaudì lungo Passeig de Gracia è Casa Milà, per tutti La Pedrera. Si trova a tre isolati a piedi da Casa Batllò, e pertanto è praticamente impossibile visitarne una senza vedere anche l’altra. E’ l’ultimo edificio di Gaudì prima che l’architetto catalano iniziasse a dedicarsi alla Sagrada Familia. Gli fu commissionato da Pere Milà i Camps, imprenditore del Novecento, il quale rimase estasiato dalla soluzione estetica pensata da Gaudì, fatta da una facciata ondulante in pietra, con i balconi in ferro battuto.
La Pedrera è una casa davvero enorme, ben più di Casa Batllò: conta infatti ben 9 piani e una superficie di 1300 metri quadri per piano. La visita parte dal piano terreno e avrete la possibilità di toccare con mano le idee ingegnose di Gaudì, fatte di porte di legno intagliate a mano e mobili ornati progettati direttamente da Gaudì assieme ai complementi d’arredo come le lampade e i candelabri. Come per Casa Batllò, una delle sorprese più grandi la avrete quando arriverete sul tetto, dove vi aspetta una terrazza maestosa riccamente decorata da comignoli, dalla quale la vista di Barcellona – manco a dirlo – è davvero pazzesca.
Il Passeig de Gracia è uno dei viali principali di Barcellona e al contempo una delle strade più famose della Catalogna, grazie alla sua importanza turistica, ai suoi negozi e ai numerosi edifici di architettura modernista, come quelli di Antoni Gaudí e Lluís Domènech i Montaner, dichiarati Patrimoni mondiali dell’Umanità da parte dell’UNESCO.
Il Passeig de Gracia si trova nella parte centrale della città, e collega Plaza Catalunya con il quartiere dell’Eixample. Per popolarità e charme è confrontabile con gli Champs Elysees di Parigi, e questo aspetto è anche riflesso dal fatto che a livello di prezzi delle case è la seconda via più cara dell’intera Spagna dopo Calle Preciados di Madrid.
Lungo il Passeig de Gracia si trovano numerose boutique delle migliori marche e negozi di lusso. Per questo motivo i suoi marciapiedi sono costantemente percorsi da locali e turisti, equamente divisi tra chi fa shopping e tra chi ama semplicemente curiosare tra le vetrine. Ci sono boutique di Armani, Bulgari, Cartier, Chanel, Gucci, Valentino e Trussardi, così come negozi di elettronica, articoli sportivi, gioiellerie e profumerie dei marchi più noti a livello internazionale.
Il Passeig de Gracia è anche la sede ideale di molti hotel di lusso: l’offerta di posti letto è molto ampia, dedicata sia ai visitatori provenienti dalla Spagna che ai turisti internazionali. Sono molti gli alberghi di alto livello, indipendenti o delle grandi catene internazionali; il più iconico è l’Hotel Majestic, aperto nel 1918 accanto alla Casa Milà. Celebrità come Leon Felipe, Federico Garcia Lorca, Pablo Picasso, Joan Mirò ed Ernest Hemingway hanno soggiornato qui, tra gli altri, ma l’ospite più illustre è stata senza dubbio la Regina Maria Cristina di Asburgo-Lorena.
Sul Passeig de Gracia si affacciano numerosi edifici storici di Barcellona, 4 dei quali si trovano in corrispondenza dell’Illa de la Discordia, un isolato noto per avere edifici progettati da 4 dei più importanti architetti modernisti di Barcellona: Lluís Domènech i Montaner, Antoni Gaudí, Josep Puig i Cadafalch e Enric Sagnier, messi praticamente uno accanto all’altro. Anche se gli stili dei quattro architetti sono molto differenti, gli edifici stanno molto bene affiancati e si integrano alla perfezione con quelli circostanti. Le case dell’Illa de la Discordia sono la Casa Lleo-Morera di Lluìs Domènech i Montaner, la Casa Mulleras di Enric Sagnier, la Casa Amattler di Josep Puig i Cadafalch e l’arcinota Casa Batllò di Antoni Gaudì.
La Casa Lleó i Morera è un edificio progettato dall’architetto modernista Lluís Domènech i Montaner, e si trova al numero 35 di Passeig de Gracia, nel quartiere Eixample di Barcellona.
Le sue origini risalgono al 1902, quando Francesca Morera assegnò a Lluís Domènech i Montaner il compito di rimodellare l’antica “casa Rocamora“, costruita nel 1864. Ella morì nel 1904, e all’edificio venne dato il nome di suo figlio, Albert Lleó i Morera. L’edificio si trova all’angolo con il Carrer del Consell de Cent, ed è uno dei tre edifici importanti della cosiddetta Illa de la Discordia (“Blocco della discordia” in italiano), che vede uno accanto all’altro quattro edifici altrettanti tra gli architetti modernisti catalani più importanti: Lluís Domènech i Montaner, Antoni Gaudí, Josep Puig i Cadafalch e Enric Sagnier.
La Casa Lleó i Morera è l’unico edificio dei quattro ad aver ricevuto il premio annuale del Concurso anual de edificios artisticos istituito dal consiglio comunale di Barcellona, seppur nel nel 1906. Purtroppo, l’edificio al giorno d’oggi ha perso alcuni dei suoi elementi più rappresentativi, come il tempietto sulla cima, oggi restaurato, e le sculture situate al piano terra e al piano mezzanino. L’edificio è anche conosciuto per essere stato la residenza del noto fotografo cubano-catalano Paul Audouard.
La Casa Amatller è un edificio modernista di Barcellona, situato a fianco della Casa Batllò, della Casa Mulleras e della Casa Lleó Morera, lungo il Passeig de Gracia, creando il famoso isolato noto come Illa de la discordia. Fu progettata dall’architetto Josep Puig i Cadafalch tra il 1898 e il 1900.
La Casa Amatller nacque per volontà dell’industriale del cioccolato Antoni Amatller, il quale chiese all’architetto catalano Josep Puig i Cadafalch di ideare un modello di palazzo gotico urbano, con una facciata piatta, un patio centrale e una scalinata che desse l’accesso principale alle camere.
Sulla facciata si possono ammirare le due porte asimmetriche collegate da una statua di San Giorgio realizzata dallo scultore Eusebi Arnau. Lungo tutta la facciata si trova un graffito che si unisce delicatamente con la ceramica. Il salone principale, come era normale al momento del suo completamento, fu progettato per facilitare l’ingresso delle carrozze trainate da cavalli; possiede decorazioni e lampade in vetro colorato e vi si affacciano due scale, la più decorata e sontuosa delle quali per il passaggio al piano nobile e la più semplice porta il resto dei piani.
Lo stile è un mix tra gotico catalano e fiammingo, caratterizzato dalla forma triangolare piatta della parte superiore della facciata. La casa dipende dal 1960 dall’Istituto Amatller de Arte Hispanico, una fondazione creata dai discendenti del fotografo Antoni Amatller. La casa è stata dichiarata monumento storico il 9 gennaio 1976.
L’Hospital de la Santa Creu i Sant Pau, in spagnolo Hospital de la Santa Cruz y San Pablo, è un complesso di edifici costruiti in stile modernista a Barcellona. Fu progettato dall’architetto Lluis Domenech i Montaner, uno dei principali rappresentanti del modernismo catalano, e costruito tra il 1902 e il 1930 in due fasi:
Per l’architettura modernista dell’edificio principale e dei suoi numerosi padiglioni, l’Hospital de la Santa Creu i Sant Pau fa parte della lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità dell’UNESCO sin dal 1997.
La Fundaciò Antoni Tàpies è un museo d’arte di Barcellona: tutti coloro che hanno attraversato il quartiere Eixample hanno sicuramente intravisto la bellissima struttura in stile modernista che la ospita. E’ opera dell’architetto modernista Lluís Domènech i Montaner, ristrutturata e rinnovata dagli architetti Roser Amado e Lluís Domènech Girbau, risale agli anni 1880-1881, cioè a quella fase iniziale dell’evoluzione del modernismo catalano.
L’edificio è stato il primo nel quartiere a integrare la corrente industriale e tecnologica, unendo mattoni a vista e ferro agli edifici classici del centro città. Il palazzo è dominato da Nuvol i Cadira (Nuvola e sedia), l’enorme scultura del più importante artista catalano contemporaneo ossia Antoni Tàpies: la scultura, con il suo stile prettamente modernista, è diventata l’emblema della fondazione omonima.
La collezione della Fundació Antoni Tàpies consiste principalmente in opere donate da Antoni Tàpies e dalla moglie Teresa. Ci sono alcune eccezioni, come “Ocre i gris sobre marrò”, donato da David K. Anderson. Il numero delle opere cresce ogni anno: tra dipinti, sculture e disegni, libri e incisioni, la collezione possiede esempi di ogni aspetto della produzione artistica Tàpies.
L’insieme dei lavori comprende una selezione di disegni e ritratti degli anni Quaranta, un importante gruppo di dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta, un gran numero di opere degli anni Sessanta e Settanta, e altre più recenti degli anni Ottanta e Novanta. Le opere più recenti rappresentano il contributo più innovativo a livello di sperimentazione in stile e materiali.
Situato all’interno della Fondazione Archeologica Clos, il Museo Egizio di Barcellona (in catalano Museu Egipci de Barcelona) è un museo non profit privato che ha come scopo quello di promuovere la conoscenza dell’arte e della cultura dell’antico Egitto, in città e nelle zone limitrofe.
Questa splendida collezione di arte egizia appartenente a Jordi Clos comprende circa 1.000 pezzi dell’epoca dei faraoni egiziani, e offre un viaggio nel tempo attraverso i diversi periodi storici di una delle civiltà più prolifiche e misteriose dell’epoca antica.
Plaça de Catalunya, nota anche con la sua denominazione spagnola Plaza de Cataluña, è una delle piazze principali di Barcellona, e uno dei centri nevralgici della città. Si estende su di una superficie di 5 ettari e costituisce il punto d’unione tra il nucleo storico della città e il quartiere dell’Eixample. Da qui partono importanti arterie di Barcellona come la Rambla, il Passeig de Gracia, la Avenida de Portal del Angel e la Rambla de Catalunya.
Per chi arriva all’aeroporto di El Prat e sceglie di raggiungere il centro con l’Aerobus, Plaça de Catalunya è il primo impatto con Barcellona. E’ infatti qui che la navetta ha il suo capolinea, ma è anche qui che il sistema di metropolitana cittadino ha uno dei suoi principali interscambi: qui incrociano infatti le linee L1 e L3, così come la linea L6 e L7 di FGC e le linee R1, R3 e R4 dei treni regionali.
Plaça de Catalunya è anche il capolinea di numerose linee di autobus diurni, ed è una fermata di praticamente tutte le linee di autobus notturni.
Plaça de Catalunya si distingue anche per le sue numerose sculture di artisti famosi esposte lungo il suo perimetro, tra le quali occorre sottolinare la Diosa di Josep Clarà, Barcelona di Frederic Mares oppure el Pastor di Pablo Gargallo, oltre ad opere di artisti locali come Josep Llimona o Enrique Casanovas. L’opera più recente è il Monumento a Francesc Macià di Josep Maria Subirachs, posizionato qui soltanto nel 1991.
I lavori effettuati nel sottosuolo della piazza sono considerati di grande valore urbanistico, e comprendono le gallerie commerciali della Avenida de la Luz; fino alla guerra civile del 1936-1939, i suoi caffè e ristoranti furono il centro dello splendore letterario e politico della città.
Il Museo del Modernismo di Barcellona, noto anche con il suo acronimo MMBCN, è l’unico museo d’Europa specializzato in questa particolare corrente artistica. Si trova in Carrer de Balmes a Barcellona ed è uno dei musei più interessanti da visitare in città per chi ama l’architettura e l’arte in generale. Il MMBCN aprì nel marzo 2010, e da allora è diventato un punto di riferimento in città e uno dei pochi musei d’Europa dedicati al modernismo.
La sede del Museo del Modernismo si trova nel centro del quartiere dell’Eixample, in un edificio modernista progettato nel 1902 dall’architetto Enric Sagnier i Vilavecchia, senza dubbio il più prolifico della sua epoca con più di 300 edifici all’attivo dentro e fuori la Catalogna.
La collezione del Museo del Modernismo di Barcellona consta di un gran numero di opere di diverse discipline artistiche e arti decorative, rivitalizzate e rinnovate durante l’epoca modernista. Ognuna delle opere rappresenta lo spirito creativo degli artisti della seconda metà del XIX secolo e dell’inizio del XX secolo, e della varietà tecnica e tematica denotata dal carattere multidisciplinare del modernismo.
Questa varietà nelle opere proviene in parte dalle decorazioni degli interni delle grandi case borghesi costruite nel quartiere dell’Eixample o fuori Barcellona, passando per pitture di tematiche quotidiane, sociali o persino ritratti, fino a sculture decorative e di carattere simbolico e letterario.
Tutte le opere riflettono l’essenza di un’epoca di grande importanza per il territorio catalano, e la collezione del MMBCN è l’ideale per estendere questo contesto culturale fortemente creativo: il modernismo come movimento artistico ebbe una forte popolarità a Barcellona con lo scopo di influenzare lo stile proprio del territorio. La collezione del Museo del Modernismo è una riunione di tutto ciò a cui artisti, scultori e pittori lavorarono durante questo periodo.
La Fundació Francisco Godia è un’istituzione di Barcellona fondata nel 1999 per mantenere viva la memoria di Francisco Godia e conservare la sua collezione d’arte privata. L’istituzione assieme al suo museo ha iniziato la sua attività in un edificio di Calle Valencia, spostandosi poi nel novembre 2008 in un edificio modernista, la Casa Garriga Nogues, situata in Calle Diputación 250, non lontano dalla Rambla de Catalunya.
Attualmente, la Fundació Francisco Godia è tornata ad essere privata ma comprende l’intero bagaglio acquisito nei 15 anni in cui è stata aperta al pubblico. Uno dei suoi obiettivi principali è quello di pubblicizzare la raccolta di opere a livello nazionale ed internazionale e studiare nuovi contesti museografici.
Il patrimonio della Fundació Francisco Godia è uno dei più importanti fondi privati stimati in Spagna, è un insieme di lavori che permette ai turisti di intraprendere un viaggio attraverso i secoli nell’arte spagnola, in particolar modo catalana, e internazionale dal XII secolo in poi. Un posto interessante e ricco di storia a partire dalla sede, la Casa Garriga Nogues.
Se oggi le università di Barcellona sono sei i tutto, fino al 1958, l’Universitat de Barcelona era l’unica, ospitata in un affascinante edificio ottocentesco che occupa due isolati di Eixample.
I giardini interni, con fontane e patii, sono un fresco riparo nei caldi giorni estivi.
Progettato da Puig i Cadafalch nel 1901, il Palau Macaya si trova lugno Passeig de Sant Joan al civico 108 ed è un bell’esempio di stile neogotico dell’architettura modernista. La facciata bianca è movimentata da decorazioni e da due colonne. Degne di nota le sculture in stile modernista di Eusebi Arnau. L’edificio è proprietà della banca barcellonese La Caixa, ed è sede del Centre Cultural de la Caixa, che allestisce mostre temporanee.
La Rambla de Catalunya inizia da Placa Catalunya e taglia l’Eixample da sud a nord (o meglio, da sud-est a nord-ovest dato che le case del quartiere sono “inclinate” di 45 gradi) fino a intersecarsi con l’Avinguda Diagonal. E’ come se fosse un prolungamento della più nota Rambla, ma al contempo ne rappresenta una versione più sobria, lussuosa e molto meno turistica, dove rifugiarsi per fuggire alla più chiassosa Rambla.
Negozi chic di ogni genere e cafè popolano la via per tutta la sua lunghezza da Plaça de Catalunya a Diagonal, attirando numerosi clienti facoltosi.
All’estremità ovest dell’Eixample, a pochi passi da Placa d’Espanya, si trova il Parc Joan Mirò, un piccolo parco che in realtà poco aggiunge a Barcellona a livello di verde pubblico (non può competere con il Parc de la Ciutadella o con Montjuic), ma che è famoso per ospitare la bellissima e strafamosa scultura di Joan Mirò “Dona i ocell“, ossia “la donna e l’uccello”, una statua in cemento alta ben 22 metri ricoperta di mosaici e piastrelle, realizzata nel 1983 dall’artista spagnolo per dare il benvenuto a Barcellona ai visitatori.
Curiosità: in catalano, la parola “ocell” si traduce come “uccello”, e anch’essa ha lo stesso significato a sfondo sessuale che le diamo in italiano. E per alcuni è proprio questo il motivo per cui Mirò pensò questa statua dalla forma stretta e allungata!
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
L’Eixample è un quartiere che occupa all’incirca una superficie di 15 chilometri quadrati. In altre parole è praticamente grande come una piccola cittadina di provincia italiana, e pertanto è naturale pensare che le strutture dove dormire siano tantissime. Ed è davvero così, in quanto qui potrete trovare hotel di lusso, piccoli appartamenti, boutique hotel, alberghi economici, bed and breakfast e chi più ne ha più ne metta. L’altissima vocazione turistica del quartiere fa sì che praticamente ovunque ci sia una struttura dove dormire.
Quale scegliere? Naturalmente dipende in primis dal budget che avete a disposizione, in seguito dalle vostre esigenze. Se viaggiate con un’auto a noleggio potreste pensare di cercare un alloggio vicino a un’area dove sia semplice trovare parcheggio, o addirittura con parcheggio privato. Se invece vi spostate a piedi, scegliete una sistemazione che sia vicina alla metropolitana. Se arrivate dall’aeroporto, consigliamo invece di trovare alloggio vicino a Placa d’Espanya e al Parc Joan Mirò, dato che l’Aerobus, ossia l’autobus che collega l’aeroporto di Barcellona con la città, effettua una fermata intermedia proprio qui.
L'Eixample è il quartiere di Barcellona situato a nord del centro storico e di Placa Catalunya, e si estende in tutte le direzioni per alcuni chilometri.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.